GIARDINO DEI SEMPLICI
Progetto di ristrutturazione completa di un area incolta per trasformazione a giardino, sull’appennino nell’entroterra riminese, nella zona del Montefeltro. Tra le province di Rimini, Pesaro, Urbino, Arezzo. In un’area quindi tra tre regioni, Emilia Romagna, Marche e Toscana.
E’ un terreno in una posizione molto bella con la visuale che si apre su una vallata, e il terreno che digrada in due direzioni, dolcemente, scendendo a valle.
Si è immaginato un giardino più curato e costruito intorno alla casa, con un orto giardino in parte, e poi adiacente un bosco giardino, con alberi ad alto fusto e cespugli nobili piantati, e mano a mano allontanandosi una radura con cerchio d’alberi, campi di piante officinali con forme e colori che disegnano il terreno, e un frutteto e un vigneto a contornare la proprietà.
Il giardino curato ha un prato davanti alla casa, contornato da aiuole fiorite di piante erbacee perenni ed arbusti; poi c’è un’ aerea ipogea che era una vasca per l’incanalazione delle acque meteoriche (a prato, a vista, non sotterranea) che è stata ripensata come una biopiscina, cioè una piscina senza l’uso di prodotti chimici, con una parte balneabile e una parte dedicata alle piante acquatiche e alla depurazione e filtrazione dell’acqua. Un deck in legno esotico per esterni contorna la piscina ed è a sua volta delimitato da aiuole con bosso e rose al suo interno. A valle un semicerchio di carpini piramidali racchiudono la scena, prima che il terreno scenda maggiormente, mentre su di un lato di casa, dei terrazzamenti con arbusti e alberi collegano i diversi livelli e portano a quello che ho chiamato giardino dei semplici, un orto giardino con atmosfera quasi boschiva, con una siepe squadrata di carpini a racchiuderlo per una situazione più intima, con magnolie ed alberi ad lato fusto a contornarlo e aiuole geometriche di arbusti, ortaggi e fiori al suo interno.


Direttamente collegato alla casa ci sarà uno spazio pavimentato con due situazioni complementari, l’acqua e il fuoco, un’area per bagni freddi e un bracere in un soggiorno all’aperto.
Una piccola perla sarà uno dei collegamenti tra giardino e campi, con il “bosco giardino”, ovvero un’area con alberi di media grandezza con fioriture particolari (magnolie caducifoglie, amelanchier canadensis…) e arbusti “nobili” piantati come “sottobosco”, che verranno curati i primi anni maggiormente per poi avere una maggiore autonomia con gli anni.


Di qui si arriva al “cerchio d’alberi”, uno spazio pensato come se fosse concettualmente una radura, per poter vivere e godere del giardino anche in una posizione più scomoda e lontana da casa, valorizzando e caratterizzando fortemente, e in modo quasi magico, questo baluardo da cui godere anche del panorama.
Siamo quindi alle linee di colore delle piante officinali, usate per spezzare tra la parte curata e le coltivazioni dei frutti, portando colore, disegno e progetto anche nella coltivazione di essenze officinali. Quali lavanda (viola), iperico (giallo), camomilla (bianco).
E per finire il frutteto ed il vigneto, a contornare tutta l’area verso valle, quindi dove il terreno scende e non impediscono certo la visuale, anzi contornano e racchiudono.
Una siepe mista in forma naturale delimita il tutto, e delle querce piantate infittiscono la bordura dove qualcuna manca per cause naturali, mentre nel viale di querce all’ingresso verranno piantate piante perenni rustiche come sottobosco fiorito.

