GLI ORTI DEL FUTURO


“ Eccoci. Siamo arrivati. C’è un recinto. Vivo. Verde. Isola. Raccoglie.

C’è un ingresso in un angolo. Una porta, ma grande e verde e viva anch’essa.
E’ più un portale, un arco […] ”

Inizia così questa storia, che è una presentazione di un progetto, e una storia per bimbi e ragazzi. Il manufatto di presentazione e lo scritto sono esattamente a metà tra le due. Un po’ una presentazione di un progetto, un po’ albo illustrato. Ne è stato stampato in forma autoprodotta un libretto, una brossura. E’ un progetto che mi è stato commissionato e mi sono appassionato, sono iniziati studi, disegni, ricerche, confronti, finiti inizialmente in una mappa illustrata/planimetria, diventata poi un libro presentazione, con relativo preventivo economico accurato di tutti i lavori e materiali. E l’entusiasmo delle parti. Poi il tutto si è arenato, si spera che possa tornare a riuscire a sognare.
Di cosa si tratta?
Sono orti per bambini e ragazzi, con una serie di spazi e situazioni alcune molto concrete ed altre molto immaginifiche, sono stati pensati su di un’area specifica già delimitata con le misure poi utilizzate nel progetto, facente parte di una proprietà dalla quale c’era già stata una concessione pluridecennale, nel comune di Santarcangelo di Romagna (Rn), ma si potrebbe replicare con relativi aggiustamenti anche altrove.

Sono stati pensati come aperti ai soli ragazzi, l’ingresso solitario degli adulti non è permesso, solo accompagnando. E’ una città dei ragazzi. Il loro regno. Ma sono orti. Chiamati schegge.
“Sono pur orti, son pur schegge, è pur una città, è pur un regno.
Il nostro regno.”
Sono orti per bambini e ragazzi.
Sono immaginati come una città.
Ma non immaginari.
Un luogo dei bambini e dei ragazzi.
I grandi possono entrare solo se accompagnano un bimbo.
Siamo ai confini di una cittadina, vicino a una strada millenaria.
In questo mondo.
In questo tempo.





